Milena Auretta Rosso: Intervento su Cure naturali Agricoltura biologica Alimentazione bioregionale Spiritualità Arte della Natura… insomma per la Festa dei Precursori 2011

Cure naturali Agricoltura biologica Alimentazione bioregionale Spiritualità Arte della Natura…
Conosco una parola che le comprende tutte, e questa è Iridologia. L’iride, l’occhio, la parte colorata di esso.

L’iridologia è un mezzo diagnostico, attraverso di essa posso emettere una diagnosi medica su tutti gli organi e su alcuni centri cerebrali.
Vi sono alcune mappe, che permettono l’individuazione nell’iride dei vari organi.

La più complicata è quella di Jensen, alla cui scuola mi sono formata.
Però, tra noi vegetariani, che siamo spinti a tal scelta, probabilmente, dall’amore verso i nostri fratelli, gli animali, vi vorrei parlare dell’origine dell’iridologia.

Non quella nel corso dei secoli che vede i sacerdoti faraonici allontanati dalle cerimonie, se recanti una macchia all’iride, o le malattie delle pecore studiate nei loro occhi, ma l’origine occidentale, qui, in Ungheria, a Budapest, nel 1847.

Ci venne regalata da un animale, cosiccome Roma dalla lupa, Città del Messico dall’aquila e la serpe.

Il gufetto dell’allora decenne dottor Von Peczely si ruppe una zampetta e nello stesso istante comparve nell’iride omolaterale una linea nera, al centro dell’iride stessa, in basso, dove è la sede dell’arto inferiore.
Da quell’epoca comparvero mappe sempre più complicate, fino ad arrivare alla complicatissima di Jensen.

Tutti gli organi si possono caricare di lacune, che stanno a testimoniare un carico di radicali liberi, che noi sappiamo vengono eliminati o diminuiti da prodotti di agricoltura biologica, e a maggior ragiona dall’alimentazione bioregionale dove all’agricoltura biologica si lega la particolare connessione cosmica che noi abbiamo con il posto in cui siamo.
Carichi di radicali liberi sul Sistema Nervoso Vegetativo possono manifestarsi nella vita di una persone, come tendenze psicotiche che le possono portare non solo a fatti gravi, ma a terapie pesanti.

Nell’iridologia viene curata la figura iridologica che rappresenta la lesione, e quindi, in questo caso vengono dati antiradicali liberi, scelti a seconda della storia della persona; per esempio la vitamina E, che per noi delle cure naturali è l’olio di germe di grano, se si associano disturbi della sfera sessuale.

Sembra incredibile la terapia suggerita dall’iridologia dove il disturbo psichico non deve essere denunciato al medico, ma viene curato, nella più completa assenza dell’anamnesi, seguendo la figura iridologica.
Amo ricordare una paziente affetta da stato di male epilettico, una paziente, già distrutta dalla chimica, dai vaccini, rimasta all’età di tre anni, avendone ventisette. Il suo stato di male epilettico, che la costringeva a letto, Valium endovena, passò sotto la somministrazione di enzimi digestivi , come mi suggeriva l’iride che riduceva l’apparato digerente a tre lacrime sotto la rappresentazione cerebrale.

Nell’iride, come ben sapete, appare la spiritualità, che mostra a ognuno di noi la propria strada, e seguendola, la guarigione.
Una strada personale, badate bene, che può essere o no in conflitto con le morali sociali.

Circa l’arte della natura, se voi prendete una lente, 3,5x ed una lucciola e guardate un’iride, se essa non è intossicata, cioè coperta da un manto marrone, voi vedrete giù in basso il grande lago della pupilla, da cui si erige verso l’alto la rappresentazione dell’apparato digerente, contornato da un sottile filo, filamento del Sistema Nervoso vegetativo, che nella sua rappresentazione iridologica contorna questo cratere. Poi vi è la sfericità dell’iride che scivola fino alla sua estrema periferia, la rappresentazione dell’aria circolatoria, che vediamo sfumata in basso,quando varici accompagnano il nostro camminare, anzi il nostro non camminare, ed in alto, quando siamo un po’ sfumati di testa.

A questa rappresentazione dell’iridologia non poteva mancare la presentazione del mio volume “ Che mi lascino in pace (alle pressioni telepatiche)”, dove al terribile problema della telepatia, che interessa la vita di tutti noi e che è nascosto, si propone la cura naturale di parlarne, di porre sopra a tutto la dolce risata della nostra allegria.

Ho seguito la folla nel trattare questo, come chiamarlo, problema(?), e l’ho lasciato alla periferia della vita, è qualcosa che comunque noi mettiamo alla periferia. E ben si addice parlare di questo in un ambito di cure, cure dell’anima, dello spirito, del corpo. Dove sempre viene ricordata la dolcezza della vita.

Milena Auretta Rosso, neurochirgo, naturopata, iridologa

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